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La floriterapia e il processo evolutivo

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Per chi si avvicina per la prima volta al mondo della naturopatia e delle pratiche di guarigione alternative può essere difficile capire esattamente su quali principi agiscono i diversi strumenti. In questo articolo ti aiuterò a capire meglio la floriterapia e il suo contributo nel processo evolutivo della persona.

Floriterapia: cos’è e come funziona

La floriterapia rientra nel campo dei trattamenti olistici e promuove il benessere e l’equilibrio psicofisico delle persone e degli animali attraverso l’uso di essenze floreali selezionate per le loro proprietà specifiche e del loro effetto sulle emozioni.

Secondo Edward Bach, che è il padre della floriterapia moderna, le essenze floreali permettono alle persone di far emergere le emozioni alla base di disagi e disturbi fisici ed emotivi, e così facendo facilitano la trasformazione delle negatività e dei blocchi nel loro contrario. 

Bach infatti riteneva che per curare le persone non bisogna concentrarsi sul contrastare il male eliminando i sintomi bensì sul potenziare il bene.

I fiori agiscono come catalizzatori delle nostre emozioni e rendono più facile sviluppare la consapevolezza di sé, dei propri problemi e dei propri desideri. Inoltre aiutano a rafforzare i talenti e i tratti positivi delle persone. Sono queste qualità che li rendono un valido supporto nel nostro processo evolutivo e di crescita personale.

Agendo sulle cause profonde del malessere e non sui sintomi, i fiori ci permettono di riequilibrare le emozioni negative, instaurare un dialogo più profondo con noi stessi e facilitare la trasformazione per trovare un nuovo equilibrio.

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Essenze floreali ed emozioni

Le essenze floreali agiscono sul qui e ora dell’individuo.

Anche se in commercio si trovano mix già pronti sia di fiori di Bach che di fiori australiani, non ci sono trattamenti standard di floriterapia. Il primo passo del percorso è identificare correttamente le emozioni della persona o dell’animale che sta vivendo un momento di difficoltà.

Interpretare le emozioni partendo dalle loro manifestazioni fisiche o emotive è uno dei problemi più comuni di chi si avvicina al mondo dei fiori senza il supporto di un esperto.

Il primo ostacolo in questo senso è comprendere la differenza tra emozioni e sentimenti. Siamo abituati a usare queste parole in modo intercambiabile ma in realtà:

  • Le emozioni sono reazioni fisiologiche, istintive e immediate a uno stimolo interno o esterno.
  • I sentimenti sono uno stato affettivo che deriva dalla nostra elaborazione consapevole di un’emozione.

È importante anche capire se l’emozione che abbiamo bisogno di riequilibrare è un’emozione primaria oppure secondaria.

Secondo il sistema di classificazione elaborato dallo psicologo americano Paul Ekman, le emozioni primarie (o di base) sono sette e si esprimono nello stesso modo in tutte le popolazioni umane: rabbia, gioia, tristezza, paura, disprezzo, sorpresa, disgusto.

Le emozioni secondarie invece nascono dalla combinazione di più emozioni primarie e sono influenzate dal contesto sociale in cui vive la persona. Tra queste ci sono ad esempio:

  • L’invidia e la gelosia
  • L’allegria e la speranza
  • Il rimorso e la vergogna

Capire il livello a cui si colloca l’emozione che genera lo squilibrio permette di selezionare le essenze floreali più adatte per ottenere benefici significativi.

Come dico sempre, la floriterapia non è il rimedio a tutti i mali. Però può accompagnarci nelle varie fasi della vita e aiutarci a stare meglio in modo naturale e sicuro. 

I trattamenti con fiori hanno controindicazioni?

Le essenze floreali agiscono sulle nostre energie sottili e in generale non danno controindicazioni a livello fisico. Con la dovuta attenzione e la consulenza di un esperto possono essere assunti anche in gravidanza e in caso di malattie anche croniche come supporto alle terapie tradizionali.

Nel repertorio dei fiori australiani, sviluppato dal dottor Ian White per offrire un rimedio naturale ai problemi associati nello specifico allo stile di vita e alla società contemporanei, ci sono essenze che hanno un’azione molto potente e in alcuni casi può risultare destabilizzante a livello emotivo. Per questo motivo io consiglio sempre di non creare miscele “fai da te” senza un’adeguata base di conoscenza del metodo e delle proprietà di ciascun fiore.

 

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