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Cosa significa l’Etologia Relazionale e perché mi sono avvicinata a questa disciplina ve lo spiego in questo breve articolo!
Avvicinarsi all’Etologia Relazionale, secondo la fondatrice Myriam Jael Riboldi, significa dotarsi di una nuova sensibilità per la lettura e l’analisi delle dinamiche che originano dal momento in cui due individui, di qualunque specie, entrano in relazione. Questo approccio implica il riconoscimento delle complesse vite emozionali e cognitive degli animali, nonché dell’importanza del nostro personale coinvolgimento (vivendolo come un contributo positivo e non un ostacolo nel processo di studio).
Di cosa si occupa l’Etologia Relazionale?
L’Etologia Relazionale si occupa di tutti gli animali e di tutte le relazioni (che sia coinvolto o meno l’uomo in questa relazione). E’ un approccio che richiede alla persona che si è formata appunto presso la scuola di Etologia Relazionale un intenso sforzo nella direzione della conoscenza profonda di se stesso (consapevolezza), e spinge verso una continua ricerca della propria sensibilità e autenticità di se stesso e delle relazioni.
Per lavorare come Etologo Relazionale è necessario prima di tutto riconoscere il valore della diversità e dell’individualità di ogni singolo individuo, e non intendo solo individualità dovuta alla differenza di specie, ma proprio come essere vivente. Ogni cane è un individuo, ogni gatto è un individuo, ogni cavallo o mucca è un individuo, ognuno di loro ha delle caratteristiche che li accomunano, ma rimangono pur sempre differenti l’uno da l’altro. Bisogna immergersi in una una modalità di osservazione libera da pregiudizi ma anche svincolata da aspettative e da proiezioni, tipicamente antropocentrate (tutti i castelli che noi esseri umani ci costruiamo e a cui crediamo). La cinofilia, è purtroppo, una delle discipline in cui più l’uomo ha dato delle proiezioni e aspettative legate all’essere umano, spesso togliendo la bellezza ed il fascino che un cane, che può fare il cane e può essere se stesso, ha.
Come funziona una seduta di Etologia Relazionale?
Durante una consulenza di Etologia Relazionale ci si concentra sul “qui e ora”, la partecipazione del consulente deve risultare consapevole e responsabile ma obiettiva e neutrale, anche se la neutralità assoluta se si entra all’interno di un gruppo non ci sarà mai.
La dinamica relazionale è in grado di modificare gli stati interiori e i comportamenti di tutti i soggetti coinvolti e questo tipo di processo è analizzato in Etologia Relazionale attraverso il profiling delle circostanze relazionali.
Perché bisogna affidarsi ad un consulente diplomato in Etologia Relazionale?
E’ importante affidarsi ad un consulente di Etologia Relazionale se all’interno di un gruppo, di qualsiasi tipo, ci sono dei problemi, un gruppo di cavalli che non va d’accordo, una famiglia composta da cani e gatti, ma anche per la scelta del nuovo membro da introdurre in una famiglia.
L’Etologia Relazionale ed i bambini?
L’Etologia Relazionale aiuta inoltre a far capire ai bambini come approcciarsi ad esseri diversi, a rispettarli, ad imparare le loro diversità, aiuta ad internare in situazioni in cui dei bambini per qualche motivo hanno instaurato un rapporto non sano per loro e per l’animale.
Aiuta spesso a tirare fuori anche dinamiche molto profonde che turbano i bambini in maniera molto dolce ed inaspettata.
Quindi se hai un figlio che ha dei problemi o delle dinamiche strane con gli animali o il tuo animale, valuta se questo tipo di approccio potrebbe fare al caso tuo.
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