Come si diventa un buon leader per i cani che vivono con noi?
Quando ho adottato Jun ho frequentato per qualche mese un campo di educazione cinofila in cui la parola d’ordine era autorità.
Secondo l’istruttore il compito di noi umani era dire costantemente ai cani ciò che dovevano fare, sgridarli quando non ubbidivano, pretendere il rispetto assoluto. Anche se significava impedire loro di esprimere la propria intelligenza, la curiosità, la paura o altri comportamenti assolutamente naturali.
Quando le davo qualche ordine insensato la mia Jun faceva comunque di testa sua e mi mandava a quel paese. Per altri suoi compagni di corso era molto più dura. A furia di rimproveri e ordini avevano perso la fiducia in sé stessi e lo spirito di iniziativa, erano impauriti e nervosi, davanti a una situazione aspettavano l’input del proprietario anziché ragionare…
Vedere quei cani infelici mi ha fatto capire si raccontano tanti miti sull’educazione di fido, come la teoria della dominanza su cui si basano i sistemi educativi centrati sull’autorità.
Così ho iniziato a studiare e cercare un modo diverso per essere una buona compagna umana per Jun. Lì è nata la mia passione per l’etologia relazionale e ho scelto di diventare educatrice cinofila seguendo una filosofia diversa: diventare un buon leader, non un capo.
Un leader guida con calma, dà il buon esempio, si prende cura del suo gruppo ma lascia a ogni membro la libertà di esprimersi e per questo ottiene la fiducia del branco.
Il leader ha quel ruolo perché il cane ne riconosce l’autorevolezza. Non perché viene picchiato o rimproverato se non ubbidisce.
Essere un leader anziché un padrone permette a fido di sviluppare le proprie capacità, di superare le paure, di apprendere cose nuove, di essere più libero e quindi più felice.
Migliora la relazione all’interno del branco-famiglia, riducendo i conflitti con il tuo amico a quattro zampe. Si vince tutti.
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Se stai pensando di adottare un cucciolo, ecco qualche consiglio per essere un buon leader di un cane felice e sicuro di sé.
- Dare ordini solo quando serve. Quando ho finito il corso da educatrice cinofila ho detto basta a tutte le regole e agli ordini “da addestramento” come vieni, tocca, rotola ecc. Con i miei cani ho messo il focus sulla connessione, sulla nostra relazione e sulla libertà. Loro sanno che se chiamo c’è qualcosa di interessante da fare insieme e se dico stai fermo c’è un motivo reale.
- Mantenere la calma in ogni situazione. Un leader non si lascia trascinare dalle emozioni, reagisce con lucidità anche nei momenti di tensione o pericolo. Una persona calma ma pronta a intervenire trasmette sicurezza e questo aumenta la fiducia del tuo cane nei tuoi confronti.
- Usare il NO solo per le emergenze. Dire no per qualsiasi cosa è inutile e confonde fido, che non sa più distinguere se si tratta di un rimprovero oppure se si trova in una situazione di pericolo. In casa mia è bandita e si usa solo se il cane sta facendo qualcosa che lo mette a rischio di morte o quasi.
- Coerenza e fermezza. Se oggi permetti a fido di salire sul divano perché ti lasci intenerire dagli occhioni e domani lo sgridi quando cerca di fare la stessa cosa, come può considerarti la sua guida e affidarsi al tuo giudizio? Stabilisci le regole essenziali per una convivenza felice, per le uscite eccetera e sii coerente, anche se fido fa mille moine per scioglierti.
Questo per me è essere un buon leader: una persona che guida, insegna, dà fiducia, supporta e sopporta, lascia al suo animale la libertà di esprimere la sua natura e il suo carattere, di pensare con la propria testa ma che in caso di bisogno è lì per aiutarti.
Se tra te e fido ci sono delle tensioni perché non ha ancora accettato il tuo ruolo di leader e desideri risolverle, posso aiutarti con una consulenza etologica e naturopatica su misura. Scopri cosa possiamo fare insieme per il benessere del tuo amico a quattro zampe.