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Blocchi energetici: mini-guida pratica

Per chi muove i primi passi nel mondo del benessere naturale, il concetto di blocco energetico può essere difficile da capire. 

Cosa sono esattamente i blocchi e perché si verificano? In che modo influenzano la vita? Come si identificano e cosa si può fare per risolverli?

In questa mini-guida trovi le risposte in parole semplici.

Cos’è un blocco energetico

Per capire cosa sono i blocchi energetici bisogna prima comprendere come funziona l’energia vitale.

I sistemi di pensiero orientali come l’Ayurveda, lo yoga o la medicina tradizionale cinese considerano che l’essere umano non ha solo un corpo fisico ma anche un corpo energetico composto da centri (chakra) e vie (nadi e meridiani).

Il corpo energetico raccoglie, mette in circolo e scambia l’energia vitale (prana o Ki) tra la persona e l’Universo. Secondo questa visione infatti tutto è collegato e l’energia che sostiene le nostre funzioni fisiche e mentali è la stessa che vivifica tutto ciò che ci circonda.

Il benessere del corpo energetico si riflette nel benessere fisico, mentale ed emotivo di una persona. La condizione naturale e ideale è l’equilibrio:

  • Quando il corpo energetico funziona bene, noi stiamo bene dentro e fuori. 
  • Quando invece c’è qualche intoppo nel circolo o nello scambio del prana, il problema si manifesta anche a livello fisico e mentale.

I blocchi energetici sono proprio questi “ingorghi” che possono essere causare iperattività o rallentamento del flusso del prana. Si verificano a livello dei sette chakra principali, che sono i centri di distribuzione e scambio dell’energia vitale.

Blocchi energetici: cause e sintomi

Se la condizione naturale del corpo energetico è l’equilibrio, perché si creano dei blocchi nei chakra? Secondo le filosofie orientali, il flusso del prana può essere influenzato da:

  • Eventi traumatici, fisici o emotivi.
  • Il nostro livello di consapevolezza interiore.
  • Emozioni conflittuali, dolorose e convinzioni negative.
  • Il nostro rapporto con l’ambiente e gli altri.
  • Lo stile di vita.

A volte un blocco si crea all’improvviso, come risposta a una situazione stressante o che ci mette alla prova. Più spesso invece i blocchi energetici derivano dall’accumulo di tensioni, rigidità fisiche e mentali, emozioni non elaborate che sedimentano nel tempo.

Ci sono poi fattori individuali che determinano una debolezza strutturale di uno o più chakra. È il motivo per cui tante persone soffrono di disturbi ricorrenti o che non spariscono mai del tutto. O si trovano ad affrontare sempre le medesime situazioni emotive.

blocco-energetico-chakra

Blocchi dei chakra: i sintomi più comuni

Poiché ogni centro governa organi e funzioni specifiche dell’individuo, i sintomi del blocco energetico cambiano a seconda del chakra interessato. 

Vediamo in breve i sintomi più comuni associati ai blocchi dei chakra principali.

Muladhara

Disturbi dell’alimentazione, dell’apparato digerente, del sistema circolatorio. Esaurimento psicofisico e mancanza di attenzione. Mancanza di sicurezza e senso di instabilità. Conflitti nel rapporto con il denaro, la casa, le relazioni.

Svadhistana

Disturbi dell’apparato genitale e della sessualità. Dolori alla bassa schiena. Scarso controllo delle emozioni. Instabilità emotiva. Problemi di socializzazione. 

Manipura

Disturbi del metabolismo, della digestione e del sistema linfatico. Iperattività e irrequietezza. Aggressività. Difficoltà nella comunicazione delle emozioni.

Anahata

Chiusura verso gli altri. Dipendenza affettiva o indifferenza nei confronti del mondo. Debolezza del sistema immunitario e del sistema respiratorio.

Vishuddha

Dolori alla cervicale e alle orecchie. Problemi dell’apparato respiratori e della funzione tiroidea. Difficoltà nel linguaggio. Resistenza al cambiamento. Rifiuto dei rapporti sociali e delle responsabilità.

Ajna

Problemi alla vista e disturbi neurologici. Emicranie e mal di testa. Difficoltà di apprendimento. Eccesso di paure e ansie. Ipersensibilità.

Sahasrara

Parlare di blocco energetico del settimo chakra non è corretto. Sahasrara non si trova mai in una situazione di stasi, può essere solo più o meno aperto. Gli squilibri a livello del settimo chakra si manifestano in modo diverso da persona a persona.

Insomma: un blocco energetico non si vede con gli occhi ma le sue conseguenze sono reali, a volte debilitanti.

Per stare e sentirsi bene, è importante identificare i blocchi energetici e le debolezze costituzionali dei chakra e intervenire per aiutare il sistema a ritrovare l’equilibrio.

Come identificare un blocco energetico

Per capire quale chakra è in sofferenza, il primo passo è osservare i sintomi e i segni di squilibrio nella persona. Dove fa male? Quale tipo di pensiero o emozione negativa si ripresenta troppo spesso? Quali sono le aree della vita in cui ha più difficoltà?

Non è una scienza esatta, anche perché i blocchi energetici possono causare sintomi a catena e può essere difficile comprendere il punto di origine per risolvere il problema alla radice.

Per questo è utile identificare anche le debolezze strutturali individuali dei chakra. Questo si può fare osservando la carta astrale della persona, per vedere in che modo le energie universali in movimento al momento della sua nascita influenzano il suo percorso di vita. 

Ogni pianeta ha una sua sfera di interesse che riguarda le facoltà fisiche, intellettuali o emotive di una persona. Per determinare quali sono i chakra che fanno più fatica a mantenere l’equilibrio naturale si osserva la posizione dei pianeti all’interno del tema natale e rispetto agli altri astri.

I fattori da considerare sono tanti ma ecco i segni principali.

  • Pianeti in caduta: si trovano in posizione opposta al segno zodiacale di esaltazione. Non riescono ad esprimere le proprie caratteristiche.
  • Pianeti in esilio: si trovano nei segni zodiacali opposti al proprio domicilio astrologico. Esprimono le proprie caratteristiche con molte difficoltà.
  • Opposizioni: quando due pianeti si trovano in opposizione (a una distanza di 180° nella carta natale) le loro caratteristiche si esprimono in modo conflittuale all’interno della persona, causando tensioni interne o situazioni di incoerenza logico-emozionale.

Attraverso l’analisi del tema natale si può quindi vedere se una persona è incline a sviluppare determinati problemi di salute, emotivi o psicologici. E da queste informazioni, capire cosa si può fare nel concreto per sciogliere i blocchi energetici e prevenirli.

Come si risolvono i blocchi energetici?

L’Ayurveda, la medicina tradizionale cinese e gli altri sistemi in cui il corpo energetico è considerato importante quanto il fisico ci hanno tramandato diversi metodi per il riequilibrio dei chakra.

Tra questi ci sono:

  • Discipline energetiche e vibrazionali come il metodo Reiki, i trattamenti con campane tibetane, la pranoterapia e la cristalloterapia.
  • La meditazione, con pratiche specifiche associate a ciascun chakra.
  • Lo yoga con asana che favoriscono l’apertura dei singoli chakra, la pulizia energetica e il flusso naturale del prana.
  • L’aromaterapia e la floriterapia.
  • Linee guida per l’alimentazione e lo stile di vita.

Spesso il modo più efficace per lavorare su un blocco energetico è selezionare un bouquet di rimedi, non uno solo. In questo modo l’effetto di ogni pratica si amplifica e si può anche dare un sostegno extra alla persona mentre le energie individuali si riassestano.

Sciogliere un blocco energetico dona benessere immediato. La mente si calma, i disturbi fisici sono più lievi, ci si sente più vitali. 

Imparando ad ascoltarsi e a prendersi cura di sé in modo naturale, possiamo mantenere questa condizione di equilibrio per la vita e stare meglio ogni giorno, in modo semplice.

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