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I cani molossi hanno una pessima fama. La maggior parte delle persone crede che siano cani “cattivi”, poco adatti alla vita in famiglia o con altri cani, attaccabrighe, …
Tutto questo non ha senso, perché nessun cane nasce “cattivo”. Sono gli umani che con il loro comportamento possono rendere fido pericoloso per le persone o gli altri animali.
Per la loro struttura fisica e potenza, i molossi sono molto apprezzati da gentaglia senza scrupoli che li impiega come cani da difesa o da combattimento, trattandoli in modo abominevole per renderli aggressivi.
Così poveri canini e canine di queste razze si ritrovano a lottare contro i pregiudizi dovuti alla superficialità e alla scarsa conoscenza delle grandi qualità che sanno avere.
Chi sono i molossi?
Quando si parla di molossi o per essere più precisi molossoidi ci si riferisce a un insieme di razze canine tra cui boxer, rottweiler, cani corsi, mastini, dogo, bulldog francese e altri. Queste razze sono state selezionate per assistere l’uomo in compiti come la difesa del territorio, fare la guardia alle greggi o combattere.
I molossoidi hanno una struttura massiccia, con il torace ampio e zampe forti, una testa grande e un morso potente. Le razze di taglia piccola come il carlino o il Boston terrier possono arrivare a circa 12 kg di peso, quelle di taglia mediacome il rottweiler sfiorano i 60 mentre la taglia grande (come il mastino tibetano) può superare i 100 kg.
I molossoidi sono cani coraggiosi e forti, resistenti alla fatica e al dolore. Sono protettivi sia verso il territorio che i compagni umani, molto determinati. E come mi hanno insegnato DeeDee e la Blackstar, due dei miei amati cani, i molossi sono testardi ma se vengono trattati ed educati con rispetto sanno essere calmi, affettuosi e creare un legame profondissimo con i loro compagni umani.
Molossi e pregiudizi
Sia io sia i miei clienti che hanno scelto di adottare un fido molosso, magari salvandolo da un canile in cui veniva snobbato da tutti, abbiamo fatto la collezione dei pregiudizi che girano intorno ai nostri amici a quattro zampe.
La credenza più diffusa è che siano aggressivi per natura ma ho già detto che è una fesseria. Ciò che rende un cane aggressivo non è la razza ma il tipo di educazione che riceve.
Se il cane viene abituato a prendere bastonate quando non ha voglia di fare quello che gli si chiede, viene lasciato senza cibo per punizione, se gli si insegna a competere anziché collaborare, allora non deve sorprenderci che utilizzi il morso o l’aggressione per farsi valere.
Con un’educazione caratterizzata dall’uso della forza e una cattiva gestione della socializzazione, sia il molosso che il barboncino svilupperanno un istinto d’odio e autodifesa verso i propri simili o gli umani.
C’è chi crede che non possano vivere in appartamento ma anche questo è un mito. Chiaramente gli spazi devono essere adeguati, non puoi tenere un cane corso in un bilocale, ma la maggior parte dei molossi si adatta bene alla vita di città. Va da sé che devi sempre garantire la giusta quantità di attività fisica e vita all’aria aperta, anche perché altrimenti c’è un alto rischio di obesità.
Tante persone confondono anche la testardaggine dei molossi con la scarsa intelligenza. In realtà sono cani molto intelligenti, li abbiamo selezionati proprio per poterli addestrare, e amano dimostrare al compagno umano le loro capacità. Possono diventare ottimi cani da soccorso, da guardia o sportivi, obbedienti e diligenti.
Come si educa un molosso?
Una vita segnata da botte, privazioni e calci priva il cane della sua tranquillità. Viene a mancare il senso di sicurezza, e questo può trasformare qualsiasi fido in una creatura aggressiva che si comporta come se il mondo volesse fargli del male a ogni passo.
Educare un cane molossoide di taglia media o grande significa essere consapevoli di avere a che fare con una razza più impegnativa di altre per la mole, il morso, il carattere. Ma anche sapere che questi fidi e fide sono amici curiosi e desiderosi di collaborare, giocherelloni e teneri.
Ecco alcuni aspetti da considerare per creare una relazione felice con fido ed educarlo in modo fermo ma rispettoso delle sue caratteristiche uniche:
- Leadership calma. Il leader ideale per un molosso è determinato, gentile ma fermo sulle sue posizioni. Le dinamiche basate sulla forza o sulla coercizione possono portare il cane a intestardirsi ancora di più e generare conflitti.
- Socializzazione. I molossoidi dovrebbero essere introdotti, gradualmente, ai nuovi ambienti o alla presenza di altri animali o persone già da cuccioli, in modo che possano sentirsi al sicuro ed evitare reazioni di aggressività o paura.
- Coerenza e fermezza. Il modo migliore per educare un cane molosso è attraverso il rinforzo positivo e la costanza. Servono regole chiare e definite, sempre uguali, per evitare incomprensioni o che fido tiri fuori il suo temperamento e si metta a comandare. Attenzione in particolare alla gestione delle risorse come cibo, giocattoli o l’utilizzo degli spazi.
- Attività fisica e mentale. Ogni cane ha bisogno di sentire che i suoi bisogni vitali ed etologici sono soddisfatti, e di fare cose da cane. I molossi hanno bisogno di attività fisica ma anche di stimoli mentali per mettersi alla propria e seguire i propri istinti. Una routine equilibrata di movimento per il corpo e la mente aiuta fido a sentirsi appagato, sereno e fiducioso, riducendo il rischio di sviluppare problemi comportamentali.
… e se nonostante tutte le attenzioni fido è aggressivo, fa lo strambo o sembra diventato all’improvviso il molosso cattivo delle leggende metropolitane? Allora vuol dire che c’è qualche problema, che potrebbe non avere a che fare con te o con il vostro rapporto.
Tanti molossi e molossine che arrivano nei canili ne hanno viste di tutti i colori. Magari il tuo amico sta soffrendo a causa di un trauma del passato oppure è nato un conflitto con un altro animale in casa o del quartiere. Però ci si può lavorare attraverso l’etologia relazionale, i percorsi educativi e il sostegno della naturopatia per permettere a fido di trovare un nuovo equilibrio.
Quando un cane si dimostra “difficile” o ha comportamenti strani senza una causa medica, non è un “cane cattivo”. Sta manifestando un malessere con i mezzi che ha a disposizione, sta chiedendo aiuto. E il nostro compito di compagni umani è ascoltare e capire per poter dare ai nostri amici il giusto sostegno.
Se il tuo molosso ha qualche difficoltà, scopri cosa possiamo fare insieme per aiutarlo ad avere una vita più serena con il sostegno della Natura.