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Perché tante persone si sentono sempre insoddisfatte della vita e si lamentano anche quando le cose sembrano andare a gonfie vele?
Capita a tutti di non essere soddisfatti al 100%, è normale. L’insoddisfazione è il segnale che “manca qualcosa” per farci stare bene.
Può essere la mancanza di riconoscimento sul lavoro, il desiderio di una relazione stabile che non arriva, il bisogno di stimoli o di sentirsi importanti in famiglia.
Quando invece l’insoddisfazione diventa cronica crea problemi a catena.
Le persone perennemente insoddisfatte perdono la motivazione e la voglia di godersi la vita. Si chiudono in sé stesse, possono sviluppare invidia o un atteggiamento di vittimismo, cadere in depressione e soffrire di esaurimento fisico e mentale.
Quando non riusciamo a goderci nulla
Da dove nasce il senso di insoddisfazione? Tra le cause più comuni della mancanza di appagamento cronica ci sono:
- Difficoltà a soddisfare i bisogni primari (casa, cibo, sesso, …)
- Mancanza di riconoscimento professionale
- Una vita sociale o intellettuale povera di stimoli
- Senso di inferiorità e sete di amore
- Tendenza al perfezionismo
- Aspettative e obiettivi irrealistici
Queste circostanze causano un forte stress e portano a dubitare del proprio valore come persona.
Tutti abbiamo bisogno di sentirci parte di un gruppo, apprezzati per come siamo e per ciò che facciamo per gli altri. Tutti abbiamo bisogno di soddisfare la curiosità, nutrire la nostra anima e arricchire la nostra esperienza.
Quando le batoste iniziano ad accumularsi diventa difficile separare gli eventi. Si vede tutto nero e anche quando arriva un successo c’è sempre un “sì ma…” o un “avrei preferito…” a rovinare il momento.
La qualità delle nostre energie cambia. Non riusciamo più ad apprezzare gli aspetti positivi e ci rassegniamo in partenza al fatto che non avremo mai ciò che desideriamo nella vita.
Senso di insoddisfazione ed equilibrio energetico
A livello energetico, il senso di insoddisfazione cronica si riflette con blocchi o squilibri nei centri che regolano il rapporto delle persone con sé stesse come:
- Muladhara, il chakra della radice. Governa il senso di identità, l’istinto di sopravvivenza e di appartenenza, i bisogni primari e l’autoconservazione.
- Manipura, il chakra del plesso solare. Governa il senso del sé, la volontà e il potere personale, il benessere spirituale, la realizzazione.
- Ajna, il chakra del terzo occhio. Governa la saggezza interiore e l’intuito, la coscienza e la capacità di mettere in relazione l’aspetto fisico e metafisico dell’esistenza.
Allo stesso modo è possibile che la debolezza strutturale di questi chakra generi nella persona un senso di irrequietudine e insoddisfazione perenne che impedisce di godersi la vita e i propri successi. Nei sistemi tradizionali, le debolezze strutturali dei chakra si cercano nella carta astrale della persona.
Nell’universo tutto è collegato, le energie che si muovono intorno a noi ci influenzano di continuo. Al momento della nascita le influenze planetarie lasciano un’impronta nel nostro corpo energetico, determinando attitudini e tendenze che possono aiutarci oppure ostacolarci nella vita.
Nel caso del senso di insoddisfazione e del rapporto con il successo, i pianeti da osservare più da vicino sono il Sole e Marte (associati a Manipura) e Giove (associato ad Ajna).
- Il Sole è il pianeta del segno zodiacale. Rappresenta l’io, la personalità e la volontà individuale, la coscienza. Quando il Sole è in posizione favorevole e con buoni aspetti la persona gode di una buona autostima, è consapevole delle proprie risorse, creativa e assertiva. Se è in sofferenza, la persona tende ad avere scarsa fiducia di sé, a sminuirsi e lasciarsi vivere in modo passivo.
- Marte governa l’ambizione e la volontà di affermarsi del mondo. Se Marte è in sofferenza o si esprime in modo eccessivo nel tema natale della persona, può portare a sviluppare ambizioni e aspirazioni esagerate unite a un atteggiamento “tutto e subito” che causa insoddisfazione assicurata.
- Giove governa la conoscenza, il benessere materiale e spirituale, il senso di libertà, il successo nel lavoro, la capacità di perseguire i propri valori e ideali senza lasciarsi influenzare dall’esterno. Se il pianeta è in sofferenza, l’insoddisfazione cronica può nascere dall’aver accettato come propri obiettivi o ambizioni che non ci appartengono. Un esempio classico è la persona che non si sente soddisfatta sul lavoro perché non sta seguendo le proprie aspirazioni ma ha scelto la carriera che i suoi genitori sognavano per lei.
Lo studio della carta astrale e degli aspetti planetari aiuta a capire quali sono le aree della vita più problematiche per una persona e cosa si può fare per sostenere le proprie energie e liberarsi dagli schemi negativi che causano malessere o disagio.
I sapienti del passato ci hanno tramandato pratiche e rimedi preziosi per l’equilibrio interiore. Trattamenti energetici con i cristalli, posizioni dello yoga specifiche per i chakra, essenze floreali per la trasformazione emotiva, Reiki e terapie vibrazionali che armonizzano e rafforzano i centri energetici.
Non ci sono bacchette magiche o rimedi che vanno bene per tutti. In base alle caratteristiche individuali e alle difficoltà che emergono, ogni persona può avere un bouquet di rimedi sempre a portata di mano per stare e vivere meglio.
Se il senso di insoddisfazione ti ha tolto la gioia di vivere e non riesci a vedere una via d’uscita, le Stelle possono guidarti verso un nuovo equilibrio.
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